Informazioni personali

DOVE CERCARE :::

per leggere subito il libro: clicca sul titolo del libro nell'elenco pagine nella colonna destra del blog.
per leggere la presentazione del libro: clicca sull'archivio blog nella colonna a sinistra del blog.

IL MANUALE DELL'UOMO FORTUNATO


paginario.autore

Le massime del Paginario 2009




- Massime del primo dell'anno -



- Molti colori una sola luce.  

- Molti gli amici di un unico Amico.






- Molti fedeli una sola chiesa






- Massime del paginario 2009 -

Alle volte non si crede alla vita eterna magari solo per paura di dover prima morire o anche solo per il dubbio di non esserne degni.



Scrivere solo quel che non si è scritto. Correggere sempre quel che si è già scritto.


Alle volte si crede sia falso dire e non fare 
mentre non è solo falsità, 
ma una lampante sincerità di errori continuati.

L’utile dell’amore è l’amore
non è l’interesse.

Scrivere bene per amore di chi leggerà 
e non per il successo di aver scritto.

La vecchiaia non è l’età per rivivere i ricordi, 
ma per poterli rielaborare: 
alla luce di una ‹sapieza› nuova.
L'anziano si accorge della propria impotenza 
ma comincia a vedere e a partecipare con l’onnipotenza di Dio.

Quando si rende bene per male 
ci si accorge che il ‹male› è stato l’occasione del ‹bene› 
e ciò che è occasione di bene è sempre bene e mai male.

Dio permette il male, 
perché permette all’uomo di essere quasi un altro dio, 
capace cioè di trarre un bene perfino dal male.

Il Diavolo trae un male perfino da un bene, 
per negare Dio che trae un bene anche dal male.




Poco sole 
è sempre sole.





Non la guerra ma la vita.
Non la distruzione ma la costruzione.
Non l’opposizione dialettica ma la scelta elettiva.
Non la scelta dell’utile ma l’elezione del bene.
Non i beni di Dio ma il Dio dei beni.

Per costruire bisogna innalzare e lavorare 
anche quando si scava.
Per rimediare bisogna amare e donare 
anche quando si patisce.

Se si fa la guerra al male si rischia di aumentarlo, 
se lo si sostituisce con il bene si è sicuri di diminuirlo.

L’uomo è più della società, quando la società è meno umana. 
La società è più dell’uomo, quando l’uomo è meno sociale.

La distinzione è più della divisione 
perché quest’ultima non è unità. 
L’unità è più della somma 
che è solamente un raggruppamento.

Dio non è una idea innata 
ma una Totalità incontrata.

Una ragione senza sincerità 
impedisce il giudizio di verità.
Vivere ogni situazione come se non ce ne potesse essere un’altra 
e come se dovesse durare per sempre.

Le parole volano, 
ma anche gli scritti non rimangono a lungo,
quel che non passa mai è solo l’amore.

Il male è una mancanza…
Di bene: necessità.
Di virtù: confusione, schiavitù, disperazione.
Di ragione: ignoranza, incomprensione.

La volontà è propria del ‹fare il bene› che è di per sé autoritaria.
L’affettività è consonante dell’ordine nel rapporto e nelle relazioni.
L’autorevolezza – la competenza e l’esigenza – è tipica della ragione. 

La filosofia si manifesta in un’enciclopedia di ragioni, 
ovverosia un vocabolario di spiegazioni.
L’economia consiste in un lavoro per produrre opere.
La giurisprudenza è un contesto di relazioni.

In un mondo di uomini Dio interviene continuamente, 
mentre in uno fatto di sole bestie è già intervenuto una volta per tutte.

La tradizione è un’epigenesi non solo delle codifiche dei caratteri genetici
ma è anche la consegna efficiente dei geni attivi nella loro trasmissione.

Per creare un uomo Dio si servì di un po’ di fango,
per formare una donna si servì di un uomo, 
per generare il Figlio sulla terra chiese l’aiuto di una donna.

La verità della ragione è sincera (è spiegata chiaramente)
dell’ordine consonante 
della natura corrispondente.

La stanchezza aiuta a fare 
solo quel che Dio vuole.

L’utilitarista non afferma che si deve amare il prossimo, 
ma sostiene che conviene non farselo nemico.

Se non si ama Gesù che è Dio 
si amerà forse l’immagine di Dio che è l’uomo?

All’insegna dell’utilitarismo 
i trattati di pace sono solamente armistizi.

- Le massime del venerdì santo -
- Quando Gesù entra trionfante a Gerusalemme 
tutti lo accolgono esultanti, 
quando sale il calvario della croce, 
nessuno si arrischia a parlare. 
 
- Gesù muore come un delinquente 
per star vicino al buon ladrone 
e per dargli una mano affinché si salvi. -





L’attimo presente testimonia l’atto della forma, 
esplicita l’istante dell’esistenza, 
vuole la purezza dei sentimenti.

Porta un dono 
spiegati con una figura
sii convincente con l’esempio.

L’amico non è né un padrone né un servo
non un maestro né uno scolaro.
L’amico è amico e basta.

Il bello avvince
il bene conquista
il vero illumina.

L’amore non si compera, 
ma si dona.

Dio non è una immagine dell’uomo, 
ma è l’uomo immagine di Dio.
Il paradiso non è una immagine della nostra società, 
ma è l’umanità che vuol essere a immagine del paradiso.

Senza ordito non c’è un ricamo.
Si vede il ricamo, ma non si disconosce l’ordito.

Non è il ricamare che ordina l’ordito, 
ma è l’ordito che tiene insieme i fili del ricamo.
(Non è la natura che ordina... ma lo spirito che...)

Come un uccello conosce il cielo solamente se sa volare
così l’uomo conosce Dio-Amore se sa amare.

Senza amore il figlio non riconosce il padre
né l’uomo Chi lo ha creato.

Tante e diverse sono le strade 
ma senza un unico traguardo non ci si può incontrare.

la voce del cuore non redarguisce ma consola
non grida ma convince.

la voce del cuore è più forte del tuono

Lo spirito non ha appoggi per camminare
ma ali per volare.
Non ricusa le ragioni 
ma vive di virtù.

La vita è tutta un gioco, 
ma solo i bambini innocenti sanno giocare sul serio.

La volontà per assentire o dissentire
la ragione per conoscere o rifiutare
la natura per produrre o consumare.

Non si è schiavi di nessun padrone
quando non si obbedisce al Demonio.

O schiavi del Demonio 
o figli di Dio.

A questo mondo solo il Diavolo non ha bisogno di correzioni,
infatti, è incorreggibile.

La polvere della strada è ammucchiata in confusione
la polvere di ferro in un campo magnetico è ordinata nell’unità.

La chiave non è fatta per chiudere una porta chiusa, 
ma per aprirla.
La croce non è fatta per morire, 
ma per risorgere.

Non si arriva alla pace 
per mezzo della guerra.

Meglio perdere una guerra, 
che imporre con la forza una pace 
che dura invece come un armistizio.

Meglio oppressi che oppressori.

Il compromesso autorizza la divisione 
e impedisce l’accordo.



I rami dopo la potatura sembrano uno scheletro senza vita. 
Sono invece lo scheletro che sorregge la vita.

Alza le braccia al cielo
nei rami scheletrita
la pianta ormai potata
d’una beltà rapita,
e invece si prepara
a ritornar fiorita
in un’eterna vita.

Il mal-andato sembra più grande e più vicino,
mentre il ben-fatto si afferma sempre nuovo,
a chi lo sa ammirare.





Quel che è quaggiù se lo troviamo lo perdiamo.
Quel che è lassù se lo cerchiamo lo troviamo.





Tra le pietre e gli sterpi non manca la vita

È più facile mettersi in cattedra 
che scendere fino agli ultimi banchi della scuola.

La più grande delle dimenticanze 
è voler dimenticarsi 
che si può dimenticare qualcosa.





Un cielo che riflettesse la terra sarebbe un’orribile pazzia.





La terra che riflette il cielo non lo sostituisce
ma lo significa e lo spiega.

Non si può credere ai miracoli, ma bisogna farli;
basta amare il proprio nemico per cominciare con il primo. 





Le zucche sono più grandi dei semi di grano
ma con le zucche non ci si nutre mai abbastanza.

Tutto è ‹relato›, niente relativo.
Tutto è ordinato, niente è aggiustato.

In natura perfino le eccezioni sono ordinate.

Le eccezioni non sono ordinarie ma ordinate.

Perfino lo straordinario è correlato.

Se aiutiamo chi fa il male 
solo perché è l’unico modo di fare qualcosa di bene, 
abbiamo forse fatto tutto quel che dovevamo 
per liberarci da ogni preoccupazione?

Per far filosofia non combinare parole
Ma significare con le parole.

Da colui che ha imparato a fare il male
bisogna imparare a fare il bene.

Come per un medico esiste un mondo di malati per guarirli 
Così per il demonio esiste un mondo di peccatori per dannarli.

Non bisogna lasciarsi condizionare dal possibile
ma non si deve mettere al bando il perfettibile.

Chi vive sulla terra più a lungo
ha a disposizione più tempo 
per meritarsi più cielo.

Tutta la vita è un viaggio senza posa per raggiungere la meta, 
ma anche il Signore si fermò a Betania per riposare; 
trasformando il riposo in una tappa della sua missione.
Si lavora continuamente per produrre. 
Il Signore andò a scuola da Giuseppe 
per imparare il mestiere di falegname, 
ma trasformò la scuola in un insegnamento.

Si deve vivere ma non per sbagliare, 
tuttavia anche il Signore imparò i primi passi 
condotto per mano da Maria. 
In questo modo rivelò la grandezza sua e di sua madre.

Quel che è forzato è falso fin dall’inizio 
perché parte con il piede sbagliato.
Oppure: quello che opprime la volontà 
offende anche la verità
Oppure ancora: in seno alla costrizione fa difetto la libertà 
e in seno alla falsità manca la chiarezza.

Qualsiasi parte deve accettare la totalità 
e non può ridurre la totalità al suo particolare, 
così qualsiasi partito deve accettare la socialità 
e non può limitare il sociale solamente al proprio programma.

Ogni imitazione può risultare una propaganda dell’originale, 
eppure può metterlo in discredito,
così un bene fatto malamente indica ancora l’esistenza del Sommo Bene, 
ma ne può offuscare lo splendore.

Come la diplopia fa vedere l’unità divisa in due 
così ogni desiderio non purificato frammenta l’amore e la conoscenza.

Bisogna ringraziare il Cielo se si è iniziato a vivere in un tempo in cui non esisteva la genetica, per essere scampati dal pericolo di venir eliminati come embrioni soprannumerari.





La voce del cuore non redarguisce ma consola
non grida ma convince.

È sempre opportuno dire chiaramente
anche quello che si può capire facilmente.

Condannare la guerra che fanno gli altri è facile 
comporre una lite in cui si è coinvolti è più difficile.

L’energia atomica non è sempre un male
l’odio invece non è mai un bene.

Nessuna delle bombe atomiche che già esistono 
gode il privilegio di essere più opportuna o più necessaria 
di quelle nuove che si volessero ancora fabbricare. 

Se ci sono delle guerre ingiuste
quali sono quelle giuste?

Siamo al mondo per risorgere sempre
lasciamo il mondo per risorgere per sempre.

Chi gode si accontenta per morire
chi si accontenta, anche nel patire gode di vivere 
e si prepara a risorgere.

Come il conoscere è sempre ‹conoscere-qualcosa›, così il volere presuppone un oggetto – anche quando non si vuole, si ammette di volere il contrario. 
Il volere tende ad un aumento non di desideri illusori, ma di realtà concrete e nello stesso tempo, prepara un aumento supplementare di conoscenze.

È così difficile e penoso vivere sulla terra 
che uno si può comperare il paradiso, 
anche quando non crede nella sua esistenza.

- Le massime delle virtù -
- L’uomo anche quando è un egoista
ama almeno se stesso.

- L’uomo ha così poca fede da essere sospettoso
ma quando è sospettoso è per prudenza 
ovverosia per accertarsi e non per dubitare.

- L’uomo ha così poca speranza da perdere la pazienza
ma se è impaziente è proprio parchè spera d’ottener certezza.

- L’uomo ha sempre troppo poco amore, fede e speranza
ma perché ne ha poco non ne manca mai.

- Le virtù non si sviluppano come la ragione, ma si consolidano e si purificano, perché le virtù non cambiano ma da amorfe che sono si stagliano come i cristalli che acquistano forma e forza.

- C’è differenza tra grado e misura come c’è differenza tra sincerità e verità. La sincerità e la verità hanno la loro sede nell’esistere dell’uomo, mentre il grado e la misura appartengono all’ordine del suo spirito.
In modo analogo c’è differenza tra qualità e peculiarità le prime dell’esistere e le seconde dello spirito, così come c’è differenza tra proprietà diritti e doti, le prime dell’essere, le seconde dell’esistere e le ultime dello spirito.

- Chi è in croce non ha forze per gridare
ma ne ha abbastanza per morire.
(Chi è in croce non fa lunghi discorsi
ma sopporta un continuato patire).

- Un amore senza grazia 
è una disgrazia da sopportare.





Una buona filosofia offre esposizioni semplici
spiegazioni chiare
insegnamenti preziosi.

La coscenza propria dello spirito è riconoscente, avvincente, trasformante, ovverosia è intensa.
La conoscenza razionale è chiara e distinta, fondata sui principi e rivolta ai fini del continuo fluire delle realtà, ovverosia è comunicante.
La partecipazione dell’essere è costruttiva e operativa, ossia è il fondamento di ogni vera conoscenza.

L’essere propone
la ragione sperimenta
lo spirito conferma.

La memoria è il deposito dello spirito e il suo capitale
La sostanza è il patrimonio dell’essere e il magazzino dei suoi beni.
L’economia è l'amministrazione delle proprie qualità 
e il commercio delle conoscenze (competenze).

L’abitudine è propria dell’esistere
la norma dello spirito 
e la permanenza dell’essere.

Il dono dell’essere si concretizza nella partecipazione che si manifesta nella disponibilità, nell’efficienza e nella efficacia. 
La comunicazione dell’esistere si concretizza nella comunicazione che è adatta e consiste in una assimilazione-accomodazione.
La peculiarità delle virtù consiste in una con-sonanza che è una consolazione intima e singolare – è una convalida –; si manifesta nella spontaneità, nella purezza e nella corresponsabilità. Per esse il patire e il gioire diventano comuni.

Se si fa subito quel poco bene che si è capaci di fare, 
arriverà il momento di essere capaci di fare sempre bene, 
ovverosia di costruire il paradiso tra gli angeli e i santi.
(Fare subito il poco bene possibile 
per imparare a fare sempre i miracoli impossibili).

La parola indica un solo significato di chi la dice, 
la vita insegna tutti i significati, 
la verità i significati di ogni esistenza.

Non il piacere, ma l’utile.
Non l’utile ma il bene.
Non i beni ma il Sommo Bene.

Per godere la pace bisogna farla.
Per far la pace in terra, 
cominciare a metter pace in casa.

Fare bene 
per trovar bene.

Fare il bene, dire il bene, preferire il bene: 
non fare il male, non parlare male, non usare il male per fare il bene.

Per far la pace non rimandarla a domani.

Quando siamo sicuri di essere bravi 
non siamo ancora sicuri d’essere buoni.

Se non abbiamo bisogno di un Dio buono 
perché ci basta essere bravi senza di lui 
allora Dio diventa ‹cattivo›
e ci lascia in balia della nostra presunta bontà.



- Massime nella festa di Ognissanti -


- Se i santi non sono degli esempi per noi,
siamo forse noi d’esempio per i santi?

- È più buia la terra 
senza la luce dei santi

- Chi sono i santi?
i crocifissi in terra, i risorti in cielo.
(I santi sembravano morti in terra
sono eternamente risorti in cielo).






- La bontà crea il paradiso
l’odio popola l’inferno.





- La ragione ci insegna a essere uomini
la bontà a essere fratelli.






- L’aiutarsi è una elezione per i figli del Padre
la lotta è una necessità per i figli della giungla.

- L’amore fabbrica la bontà dei santi, 
l'odio fabbrica le armi dei nemici.

- Con i santi la festa, con i demoni i bagordi.

- I santi non hanno tanto usato la bontà della tecnica, 
bensì la tecnica della bontà.
massime filosoficum 09 neu 18

- I santi sono prima buoni 
e poi bravi
i tecnici sono prima bravi 
non sempre buoni.

- Ripetere per allenarsi
allenarsi per rinnovarsi.





- La tecnica senza la bontà è fatta di ghiaccio.
(La bontà è calda, la tecnica fredda).

- Il tecnicismo degli impiegati non può sostituire la bontà dei santi.

- Senza amore non ci sono opere
senza opere non c’è amore.

- Il santo dona 
il demonio compera.

- La notte dice che tutti i colori sono uguali
Il sole ridona ai singoli colori il loro inimitabile splendore.

- Mai ascoltare chi non dice e non fa la verità 
perché si rischia di non ascoltare nemmeno la propria coscienza
e di esautorare anche se stessi. 

- Il vero male non è ‹il Padre nostro› lontano, 
ma ‹il possibile demonio› quando è vicino.
 
- L'indifferenza muore 
l’amore vive. 





Un buon vocabolario spiega di più 
di un cattivo trattato di filosofia.

Un buon cavallo non lavora per evitar le frustate
ma per guadagnar la biada.

Massima di fine anno
Le feste sulla terra – anche certi Natale – terminano e passano.
Le feste del cielo – anche sulla terra – propongono e continuano.




Le massime del Paginario 2010


Ogni anno, ogni mese, ogni istante il suo significato


Chi si arrabbia davanti ai problemi perde tempo ad arrabbiarsi,
chi cerca i rimedi non perde tempo per trovarli.


Alle volte sapere che non c'è un rimedio
è l'unico rimedio che si è riusciti a trovare.




A vantarsi del bene che si fa
si dimentica facilmente il bene che non si fa.


La filastrocca della prepotenza
Chi è prepotente vien mmesso da parte.
Chi vien mmesso da parte non è informato.
Chi non è informato è incompetente.
Chi è incompetente è insicuro.
Chi è insicuro non è potente.
Chi non può, pretende.
Chi pretende è facilmente prepotente.


La filastrocca della sfiducia.
Chi non è prudente sbaglia.
Chi sbaglia non produce.
Chi non produce non dà fiducia.
Chi non ottiene fiducia rassicura a parole.
Chi rassicura a parole fa la figura dell'imbroglione.
Chi è imbroglione ha paura d'essere imbrogliato.
Chi ha paura d'essere imbrogliato è sospettoso.
Chi è sospettoso non dà fiducia.
Chi non dà fiducia non ha fiducia.




Un amore vicino
C'è sempre un passato su cui riposare
C'e un principio per ricominciare.
C'è un padre previdente,
c'è un dovere incipiente, 
perché c'è sempre un Amore vicino
come quello di una madre 
che accarezza il suo bambino.


Non vedere una montagna dove c'è un granello di polvere.
Ma non alzare le spalle solo per non aver fastidi, 
bensì perdonare, per sentirsi solidali e, quindi, più sicuri.


Il male dell'ordine consiste nella mancanza di valori (immoralità)
Dell'esistere nella mancanza di qualità (ignoranza)
il male dell'essere nella mancanza di bene (perdita e morte).


Il non far niente è il lavoro che costa meno
e che non rende di più. 


Il dono rende visibile l'amore, 
l'amore rende prezioso il dono.


La ragione spiega il bene, 
l'amore lo avvalora.
L'esistere rivela l'essere e lo spirito lo attesta.


Dove manca il buon senso 
non manchi mai l'amore.




Con le favole non si costruisce la vita
ma con la vita si può costruire un mondo di favola.


Mai apprezzare il ‹bello›
se porta il ‹male›.   


Tre meccanismi diversi della conoscenza 
Contemplazione
Non è una conoscenza, ma una visione, tuttavia non logica, ossia analitica e nemmeno analogica ossia secondo un ordine, ma è essenziale perché vede l'insieme nei particolari e i particolari nell'insieme
Allegoria 
Non è una conoscenza, non spiega e non descrive, ma mostra immagini come se fossero realtà e invece sono per l'appunto raffigurazioni. L'allegoria è un modo di parlare che non travisa le parole, ma che dà alle parole un significato che abitualmente non hanno che è legato alle figurazioni. La parola come figura diventa anche un segno allegorico. In pratica è una tecnica letteraria, non strettamente logica.
L'intuizione... 
invece è una conoscenza, anche quando non è ancora purificata. L'intuizione lascia comprendere anche quello che la ragione non comprende per questo è più evidente, ma meno chiara, sebbene più emozionante, ma meno spiegata. È più sentita che non vista come vera, se non dopo quando è verificata dall’esistere che la completa. Solamente il lavoro eseguito con l'esercizio delle virtù può purificare la conoscenza intuitiva per renderla obiettiva e farla diventare esemplare.
L’esemplarità a sua volta è ripetibile e quindi rappresenta la certificazione della conoscenza intuitiva.
La conoscenza è sempre un dato di fatto che prende il nome di ‹dato di ragione› perché rispecchia e spiega qualcosa che viene fatto dall’uomo con il suo esistere che produce enti ‹conoscenze›, ma non può produrre enti intuizioni se assomigliano a delle previsioni non certificate dalla esemplarità.


La memoria 
La memoria è il gradino per entrare nel tempio dello spirito.
L'abitudine in quello della ragione 
e la predisposizione naturale in quello dell'essere.


Per i problemi grossi molte volte i rimedi caserecci 
sono più efficaci di quelli massimalisti. 


La partecipazione di due esseri diversi si chiama co-operazione, 
di due esistenze indica una cor-rispondenza
di due spiriti si fonda su una co-ordinazione.


Il controllo 
il controllo imposto è limitato e auto limitante.
L'auto controllo è sempre possibile e sempre liberante.


Il controllo imposto è facilmente disatteso
L'auto controllo è sempre coscienzioso.




Con i colori le qualità
con le qualità le caratteristiche della natura
con la natura le realtà 
con le realtà il bene 
per chi cerca e vuole il bene
perché ama il Sommo Bene.
Ma anche:
Una pianta ben radicata in terra
tende le sue braccia delicate verso l’alto in cerca del Cielo...


Chi vuole e cerca il bene ammette di per sé che possa esistere.
Ma anche chi vuole e cerca il male di per sé annulla un bene 
solo dopo averlo implicitamente riconosciuto.


Chi cerca il bene non può fermarsi a mezza strada 
né può adattarsi a mescolarlo insieme al male.


Solo chi non si ferma per strada raggiunge la meta.
Solo chi vuole sempre il bene può conseguire il Sommo Bene.


La conoscenza è una unità vissuta tra conoscente e conosciuto.
Vivere la conoscenza del bene equivale a voler conoscere il Sommo Bene


Perdere l'equilibrio è naturale
ma mai mancare della dirittura.


Non bisogna aver fiducia nei miracoli del Signore
bensì nel Signore dei miracoli.


Non bisogna perdere il sonno
solo perché ci manca un letto!


Materiale -  ideale 
I termini ideale e materiale non sono sostantivi, ma aggettivi; di per sé non sono nemmeno aggettivi, ma valorizzazioni. Se manca questa precisazione si confondono le qualità con le apparenze e i pregi con il valore monetario.


Il tempo che passa 
Poter fermare il tempo che passa!
Se passa di mano in mano come dono
rimane immortalato nell'eternità.


La morte comunica l'enorme distinzione, ovverosia la perfetta distinzione che equivale a unità perfettibile, che significa Unità – con l’iniziale maiuscola – tra Dio e la sua creatura.


Moltiplicazione dei pani
Gesù non è venuto per moltiplicare qualche volta il pane
ma per moltiplicarsi sempre nei suoi fratelli.


Distrazione - attenzione
Dispersi per le cose da fare,
oppure attenti alle parole del Signore?


Preoccupati e coinvolti nelle necessità,
attenti al Signore e liberati dal suo amore.


I bambini sono così innocenti e le madri così amorevoli
che riescono perfino a cambiare la guerra in un gioco 
usando i soldatini di stagno.


Se non ci fossero i pesi che sono pesanti
non ci sarebbe la misura dell’ordine 
che allevia ogni peso.


Come superare una fede iconica
Non confondere il mito con la favola 
e il mito con la realtà ideale 


Non confondere la fede con la fiducia e 
non ‹sentire› la fiducia come se fosse una fede.
Controllare sempre con la prudenza


Non fare una esegesi complicata o/e semplicista


Distinguere l’amore dalla soddisfazione 
e scegliere l’uno, non l’altra.


Un amore che genera soggettivismo ma non uguaglianza e corrispondenza 
non è amore: è più vizio e non virtù, 
in pratica può diventare un'abitudine incontrollata e irresponsabile


Non confondere il controllo con la verifica.
Il controllo rende conto a terzi nell’organizzazione del contrattuale e del legale, mentre la verifica rende responsabili in sé e per sé, nell’ordine di Dio.


Per combinare fare
per fare sapere
per sapere conoscere
per conoscere amare.


Il mio catechismo filosofico 
La metafisica
Come posso amare il bene se non è Sommo?
Come posso amare il vero, se non è Eterno?
Come posso amare l'amore se non è Ottimo?
Come posso trovare il buono il vero e l'ottimo solamente sulla terra?
Come posso cercare senza la fede di trovare?
Senza fede nessuna morale, 
Senza speranza, nessuna scienza.
Senza amore nessuna giustizia.
Come si può vivere senza le virtù?


Quello che non si vede, non è presente;
quello che non si sente, non comunica.
La cecità è l'immagine della morte,
la sordità della malattia.
La prima indica un annullamento,
la seconda un'alienazione.    


Ogni disegno indica un incarico
ogni incarico richiede un compito
ogni compito viene onorato.


Il paradiso non è un altro mondo né un altro ordine,
ma è la misura immisurabile della pienezza 
una volta compiuto l'incarico ricevuto.


Quel che è genuino ha maggior valore:
la genuinità ricorda le proprietà naturali
che sono personali e originali
ma anche ordinarte e ricevute in dono.
La genuinità è un esemplare dell'unità-distinzione


Quel che è caldo si prende in mano
quel che scotta non si tocca nemmeno
così è la beltà e l'utilità.


La verità non è il picco di una montagna
ma è tutto il panorama montagnoso 
che dalle vallate arriva fino al picco.


Povertà - alienazione
La dignità dell'uomo è l'amore. 
Chi non ama è un malato contagioso, perché odia e genera odio.


Il povero è chi non ha possibilità. 
l'alienato è un povero di rapporti materiali e di relazioni personali.


Il povero è costretto dalle necessità
ma le necessità si possono risolvere. 
L'alienato dall'isolamento, per questo diventa inutile 
ed è evitato come se fosse pericoloso.


No e no, ma un unico sì 
Non a destra, né a sinistra.
Non avanti, né indietro.
Ma sempre più sù, ancora più su.


La scelta
l'uomo sceglie:
prima una cosa (una realtà) poi una convinzione, quindi un significato e, infine un ideale.
In pratica: ciò che è piacevole come desiderabile, ma non sempre come quell'utile (bene) che essa è.
Poi ricerca un significato della reltà così come essa lo comunica.
Infine conosce un ideale che ‹è›, e non come sembra o potrebbe essere.
Il ‹come è› e il ‹che è› differenziano le conoscenze: quelle di una realtà come si desidera avere e quella di una realtà concreta e reale, e evocano due tipi di affettività diverse. 


Ragione e ragioni
Chi pretende di aver sempre ragione usa i ragionamenti 
per ottenere il riconoscimento della sua ragione,
anche se tutto ciò fosse irragionevole.


Gelosia 
Ci sono due tipi di gelosia: quella di chi ha paura di perdere il suo amore e quell'altra di chi ha paura di non amare quanto l'amato si aspetta.
Quel che conta è l'amore senza preoccupazioni inutili, infatti è l'altro che vale e non tanto riuscire a farlo valere per sé. L'amore riconosce, non si proccupa di essere riconosciuto, anche se può e deve aspettarselo.


Le strutture e ... la filosofia delle donne 
Non si deve necessariamente sistemare la realtà ma comprenderla.
Non si deve mai strutturare l'ideale ma amarlo.
Perché la realtà è già composta nell'insieme e l'ideale è unico e inconfondibile.
La filosofia delle donne
Hegel, se ho ben capito, deve aver detto che le donne non sono adatte a far filosofia.
Personalmente io penso che la filosofia delle donne è comunque adatta anche agli uomini, mentre la filosofia degli uomini qualche volta non è adatta nemmeno a loro. 
Tutto questo nel senso che una filosofia della ragione, senza quella degli affetti, è monca e la verità, anche quando è esposta in parte, non può essere per principio mancante.


Non annebbiare il cielo con le nubi della preoccupazione
e non sporcare la terra com la polvere delle impurità.


Così e cosà
Nessuno vive così e cosà 
senza motivi né qualità.


L'analitica distingue i particolari ordinati in un insieme 
l'analogica ordina i particolari in vista dell'insieme
l'ordine e la conoscenza sono equivalenti, il metodo cambia.


La vista distingue quel che guarda 
la volontà porta con fatica quel che pesa
la prima con una indagine analitica
la seconda con una partecipazione affettiva
ambedue spontaneamente, ma mai con distrazione.


Il pesare richiede energia
il vedere attenzione
ambedue volontà e ragione.




Soddisfatto - sfortunato
Chi si lamenta di aver a che fare 
solo con dei sempliciotti e degli sciocchi 
è proprio sfortunato 
specialmente se in possesso d’un giudizio superbo.


Chi è insoddisfatto delle persone che lo circondano
alle volte è sazio solo di se stesso.


L'uomo è ragione che spiega, e non inventa e non ammaestra, 
ma che non ammette d'essere dimenticato e messo da parte.


Lo spirito ordina e non impone, 
ma non vuole la confusione e l’occasionalità.


La natura dona e non opprime, 
ma non può tollerare l'improprio, l'oppressione e l'annullamento.

Nessun commento:

Posta un commento