... del bene pensare dire e fare, pratica e concisa.
Tuttavia [...] non mi arrogo la pretesa di presentare soluzioni a determinati problemi che altri hanno già preso in mano, ma ho cercato di esporre quelle arringhe che potrebbero essere valide per i giurati e non solamente discusse dagli avvocati di parte.
Per farla corta, sarei già soddisfatto se la lettura fosse piacevole, se poi sarà di aiuto nell’approfondire qualche problema non sarà un male per nessuno e non lo è stato per me, quando rileggevo e correggevo quel che avevo pensato, per cercare di viverlo ancor meglio di come l’avevo scritto.
Così ho iniziato questo piccolo libro, ma uno scritto del genere ha bisogno del parere di tutti e, a tutti, è dedicato perché possa essere migliorato e completato.
Per leggerlo basta kliccare sul titolo nell'elenco delle pagine qui accanto.
Per conoscere uleriormente il libro copio qui la prima pagina della presentazione.
Un parere accettabile da tutti
Ogni uomo ha desideri e esigenze diverse e non si accontenta di risposte ottenute in serie da una macchina che funziona a gettoni, perché si aspetta delle soddisfazioni personali. In pratica ciascuno di noi desidera essere capito, anzi di essere riconosciuto e stimato non potendo accantonare il proprio valore. D’altra parte molte volte egli s’incontra con l’indifferenza dell’ambiente che lo circonda oppure con quelle abitudini noiose che fanno diventare anche lui indifferente nei riguardi degli altri.
Dobbiamo forse rassegnarci a un modo di vivere in un mondo che non ci soddisfa completamente?
Non dobbiamo piuttosto fare il punto della situazione e chiedere alla nostra ragione delle risposte certe e soddisfacenti e, se non bastano, anche ai sapienti del nostro tempo e, in generale, alla filosofia?
D’altra parte al giorno d’oggi di sapienti ce ne sono troppi, ma le loro risposte sono fatte spesso solo per i professori e gli specialisti e non sembrano adatte al vivere comune; anzi sono talmente tra loro differenti che si contraddicono a vicenda e non servono a rassicurarci del tutto. Di per sé tanti pareri non sarebbero un male, se ci permettessero di godere un po’ di varietà, ma quando sono tra loro discordanti sono disastrosi perché non ci lasciano vivere in pace e le guerre passate e presenti non sono la miglior raccomandazione per servirsi sempre di una diversità che porta divisione e che fomenta inimicizie.
Stando così le cose, sembra questo il momento di cercare un qualche parere che sia accettabile da tutti, senza preclusioni e senza prevenzioni. Questo è possibile se cominciassimo, oggi, a ragionare da capo, come se non l’avessimo fatto fin ora. Questo partire da zero è una base che può andar bene per tutti, almeno in teoria, perché non condiziona nessuno. In altre parole, ammettiamo che vi sia un uomo che sia così vuoto di giudizi propri da aver la capacità di capire e di far suo qualsiasi parere, costui è certamente aperto al massimo della conoscenza, perché non la limita prima di apprenderla. Ebbene, prima ancora di andare in cerca di un uomo del genere, dobbiamo riconoscere di incontrarlo tutti i giorni sotto le vesti di un bambino. Il vantaggio principale di questa scelta viene dalla considerazione non solo del fatto che un bambino quando inizia a guardare e a prendere in considerazione il suo mondo è un uomo che non esclude alcunché di quel che vede, ma anche, e soprattutto, che in questo modo veniamo a trovarci insieme a lui come in uno ‹stato di natura› senza la necessità di escogitare artifici e complicazioni, prima ancora di aver usato la ragione e di aver conseguito qualsiasi conoscenza.
Le premesse per una consonanza di pareri...